giovedì 30 ottobre 2014

IL CHIMIGRAMMA

Giovedì 23 Ottobre con il professore Manfredini abbiamo fatto il primo laboratorio di alfabetizzazione riguardante "Il Chimigramma", cioè un'immagine fotografica ottenuta in luce ambiente mediante una tecnica off-camera (ovvero, senza l'impiego di una macchina fotografica).
Il profe ci ha detto che la fotografia è una scrittura di luce e quindi non è obbligatorio l'uso di una macchina fotografica.
Per creare ciò ci siamo serviti di 4 vaschette: 3 grandi e una piccola. Nelle prime era contenuto: lo sviluppo (sostanza chimica+acqua), l'arresto (aceto+acqua), fissaggio (sostanza chimica+acqua); mentre nella vasca più piccola era contenuta solo acqua.
Lo sviluppo o rilevatore accellera il processo di riduzione del sale d'argento in argento metallico sulla carta fotosensibile osservando cosí l'effetto di annerimento del prodotto sui sali d'argento.
L'arresto serve a non sporcare il fissaggio con lo sviluppo o viceversa.
Il fissaggio scioglie il sale d'argento impedendo così la sua trasformazione in argento metallico e rendendo l'immagine inalterabile; possiamo così vedere che le parti che toccano il fissaggio prima dello sviluppo non anneriscono.
Abbiamo così cercato di realizzare due chimigrammi, io ho disegnato due fiori, nel primo ho immerso il dito nello sviluppo e poi disegnato sulla carta fotosensibile un fiore,  ripassandolo più volte in modo da evidenziarlo, così ho notato l'annerimento che si era formato; poi ho immerso la carta nell'arresto e nel fissaggio così da eliminare tutti i sali d'argento e bloccare l'annerimento. Infine l'ho immersa nell'ultima vasca (quella più piccola) prima di lavarla sotto l'acqua corrente; così ho realizzato un'impronta nera su uno sfondo bianco.
Per il secondo chimigramma ho immerso un dito nello sviluppo, ho disegnato un fiore sulla carta fotosensibile eliminando in quel tracciato i sali d'argento, dopo averlo immerso nello sviluppo ho notato che la carta si era annerita ovunque tranne dove avevo eliminato i sali, infine l'ho immersa nell'arresto e nello sviluppo per fissare bene l'immagine e dopo averla lavata sotto acqua corrente ho realizzato di aver creato un'impronta bianca su uno sfondo nero.


un Fiore di Luce.


un Fiore di Luce.





sabato 18 ottobre 2014

VISIONE DEL FILM "Flags of our fathers"

Per concludere l'argomento riguardante i vari campi di cui si serve la fotografia abbiamo visto un film "Flags of our fathers". La Trama di questo ruota intorno alla celebre fotografia scattata da Joe Rosenthal durante la battaglia di Iwo Jima, la foto ritrae cinque marines e un marinaio intenti ad issare una bandiera statunitense sul monte Suribachi. Il dipartimento militare, ritenne di poter usare questa foto fortemente simbolica  come potente mezzo di propaganda per dare l'idea di una guerra finalmente vittoriosa e per raccogliere contributi economici popolari.  



Foto di Joe Rosenthal


sabato 11 ottobre 2014

VISITA ALLA MOSTRA "350 ANNI DELLA GAZZETTA DI MANTOVA"

I miei compagni accompagnati dalle professoresse Lanzafame e Marangoni sono andati in visita alla mostra dei 350 anni della Gazzetta di Mantova visitando le sale delle frutterie di Palazzo Te che custodivano le pagine di giornale più antiche e i metodi di stampa usati dal 1600 ad oggi.





giovedì 9 ottobre 2014

CHE COS'E' LA FOTOGRAFIA?

 La fotografia serve per creare copertine di libri.

Jamie Ford_Il gusto proibito dello zenzero.

Alessandro d'Avena_Bianca come il latte, rossa come il sangue.





















Heinrich Harrer_Sette anni in Tibet.



La fotografia può essere utile per creare riviste.


Cosmopolitan.

Vogue.

Cosmopolitan

sabato 4 ottobre 2014

AUTORITRATTO

Hei, sono Serena, vi presento il mio fantastico blog; qui potrete trovare tutte le esercitazioni che svolgo a scuola.
Ora vi parlo un po' di me, frequento la classe terza del corso di Grafica e Comunicazione all'Istituto tecnico Carlo D'arco, mi piace molto questa scuola ma ho anche molte altre passioni; adoro la montagna più di ogni altra cosa e non riesco a farne a meno, mi piace camminare, divertirmi con gli amici e con la mia famiglia, così ho creato una carta d'identità che mi rappresenta non con le parole ma con le immagini perché molte volte queste parlano più di quanto possiate pensare.


Fronte carta d'identità.


Interno carta d'identità.